venerdì 25 agosto 2017

L'italiano non ci piace, vogliamo studiare il francese


Fonte: Subitodalweb


ROVIGO – Il presidente della coop che gestisce l’ostello per profughi è anche assessore comunale. Quando sono arrivati gli insegnanti con i libri di grammatica, i presunti profughi li hanno guardati di sguincio e hanno scosso la testa. E con aria di sfida hanno detto: «La vostra lingua non ci interessa, insegnateci il francese ». Sono i 40 finti profughi africani, ospiti a spese nostre dell’ostello di Canalbianco (Arquà Polesine). La notizia è arrivata all’assessore Andrea Donzelli (Sport e Cultura): «Sono perplesso, mi chiedo se vogliano integrarsi, la cooperativa Porto Alegre che li segue è molto brava, mi pongo però domande su cosa vogliano i profughi». Questa è la gente che ci ‘sgoverna’. Il senatore Bartolomeo Amidei (Forza Italia) ha chiesto la sua testa al sindaco Massimo Bergamin per conflitto di interessi in merito all’accoglienza dei richiedenti asilo.



Sentite: «Donzelli se ne deve andare. È presidente della cooperativa Aquathlon che gestisce l’ostello di Canalbianco, costruito nel 1997 per turismo giovanile e sport – ha concluso-. Ospitare profughi non mi pare una destinazione coerente col progetto, meglio che si dimetta». Ieri Donzelli ha chiarito che la gestione degli ospiti non è in capo alla sua cooperativa ma alla cooperativa Porto Alegre. «È lei che riceve 35 euro per ogni ‘profugo’ accolto. Peccato, che poi, con questi soldi, paghi l’affitto ad Aquahtlon. Io non speculo su nessuno – continua bizzarro l’assessore, purtroppo vicino al M5S –, la mia cooperativa ha un bilancio di 98 mila euro, io non guadagno alcunché”. Incredibile. Abbiamo politici che incassano soldi dal sistema di immigrazione che generano con le loro politiche. Qui siamo oltre la corruzione: siamo al tradimento.

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