mercoledì 25 ottobre 2017

Un Golem ottuso e senza dignità


Trovo molto più scandalosa la sudditanza dimostrata dal presidente della repubblica e dal premier nei confronti di Israele, che non l’effige di Anna Frank con la maglietta della Roma. Renzi che propone di far giocare i calciatori con la stella di David cucita sulle magliette e il presidente della Lazio, Claudio Lotito, che va a mettere dei fiori presso la sinagoga e che promette di portare 200 giovani tifosi in visita a Auschwitz ogni anno. Anche Minniti ha voluto dire la sua. E poi il Papa, tempo fa, è stato fotografato mentre baciava la mano dei Rothschild e degli altri padroni di Israele, e questo chiude il cerchio. Insomma, tutti offesi per gli ebrei uccisi 80 anni fa, mentre delle altre vittime nessuno dice niente. Prigionieri russi, zingari, testimoni di Geova, preti cattolici, omosessuali e tanti altri non valgono l’unghia di un ebreo, razza eletta intoccabile e superiore a tutti gli altri. I tedeschi li chiamavano “untermenschen”, sottouomini, ma ad essere uomini inferiori, nella realtà dei fatti, siamo noi Goim. Con un’acrobazia logica, a partire dalla fine della seconda guerra mondiale, ci hanno sottomesso facendo leva sui sensi di colpa, ma se pensiamo che i banchieri sionisti finanziavano Hitler ed erano ben contenti che morissero migliaia di loro connazionali e se pensiamo anche, nella fattispecie, che il “Diario di Anna Frank” dovrebbe in realtà chiamarsi “Il diario di Anna e Otto Frank”, qualcosa non torna. Troppe menzogne. Troppa manipolazione mentale.


In un’ottica esoterica, c’era bisogno di un sacrificio umano per dare inizio al nuovo stato di Israele e così si fecero morire non sei milioni di ebrei, ma molti meno, affinché il loro sangue fosse gradito a quel Geova degli Eserciti che ancora viene adorato dal suo popolo eletto. Non è l’unico caso di sacrificio propiziatorio compiuto dai maghi neri quando vogliono dare inizio a qualcosa. Per consolidare il giovane stato italiano, uscito dalle tre guerre d’Indipendenza, si mandarono a morire 600.000 contadini e operai nelle trincee del Carso e sulle Dolomiti, sempre perché tale ecatombe fosse gradita alle feroci divinità che ci comandano in incognito. I maghi satanisti, o geoviani, lo fanno con singoli individui, meglio se bambini, ma lo fanno anche con intere popolazioni. Di fatto, la presenza dei palestinesi sul “sacro” suolo d’Israele ha messo un po’ i bastoni fra le ruote ai sionisti, vanificando in parte i loro bellicosi propositi. Ne stanno ancora pagando le conseguenze e forse non ne verranno mai a capo.

Nel frattempo, gli ebrei non vogliono mollare la presa sui Goim perché gli serviremo come carne da cannone quando ci diranno di combattere contro i loro nemici storici, quegli arabi che altro non sono che i loro cugini semiti, discendenti di Abramo come loro. Fratelli coltelli e parenti serpenti. L’ebraismo è una religione in fase di consolidamento. Non gli basta più il patto con Geova, che sembra non funzionare. Gli servono miti e leggende costitutive. A dirlo è niente meno che uno di loro, e non uno qualsiasi: Shlomo Sand. A pagina 72 de “L’invenzione del popolo ebraico”, si legge: “Per rinsaldare la fedeltà di un gruppo astratto, la nazione, come in precedenza le comunità religiose, aveva bisogno di riti, feste, cerimonie e miti. Per definirsi e fondersi in un’entità unica e rigida necessitava di un costante impegno in attività culturali collettive e della creazione di una memoria collettiva unificante”.


Anna Frank, antesignana di Yara Gambirasio o di Sara Scazzi, è diventata un mito, tutta la cultura olocaustica, con il giorno della memoria del 27 gennaio, le gite scolastiche, i musei e compagnia bella, ovvero tutte quelle “attività culturali collettive” di cui parla Sand, servono alla costruzione dello stato d’Israele. A noi italiani non servono per niente. Noi siamo “bestie stupide”, siamo i loro schiavi sottomessi e manipolati mentali. Dobbiamo solo obbedire. Agli americani, in quanto nostri liberatori e agli ebrei, in quanto nostri padroni assoluti. La loro legge è vangelo. Anzi, Talmud. Solo che se si dicesse Talmud, suonerebbe male e i Goim potrebbero arricciare il naso. Così, ci fanno credere che noi siamo cristiani, mentre loro sono "i nostri fratelli maggiori”, ma in realtà abbiamo lo stesso libro sacro e adoriamo lo stesso Dio. Ci fanno credere che il Diario l’abbia scritto quella povera bambina, ma non ci dicono per esempio che loro, gli ebrei, sono i primi trafficanti di organi e di bambini interi, vivi e vegeti, da mettere a disposizione di chi si diletta a compiere messe nere e sacrifici umani. Che paradosso vomitevole! Che atroce inganno! Io non mi lascio ingannare o per lo meno sto attento a non piegarmi a 90 gradi come fa in blocco il governo italiano, Golem ottuso e senza dignità.

8 commenti:

  1. Analisi condivisibile ma, a differenza di Yara e Sara, Anne Frank non fu vera vittima sacrificale ma solo una riuscita icona della Shoa fisicamente morta di vecchiaia in Svizzera nel 1993.

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    1. Quello che dici è molto....impegnativo.

      E' stato detto anche di Hitler e di Mengele, morti da vecchi in Sudamerica.


      D'altra parte, non mi stupirei.

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  2. Credo che l’utilizzo di miti fondanti sia connaturale a tutti gli stati. Guarda gli USA è il loro meeting pot, prima hanno diserbato chi c’era prima di loro e poi hanno razziato la manodopera per realizzarsi eppure...
    Gli ebrei hanno pagato col sangue ciò che sono, e altri imbecilli usano i loro simboli per fare il tifo. Gli ebrei non possono sempre usare la shoa per leggittianre sé stessi, lo dico io come lo dicono altri intellettuali ebrei, ma allo stesso tempo l’orrore narrato dalla storia non può essere banalizzato in maniera così idiota. Questo va condannato, ma il resto, sono d’accordo con te, mi pare una propaganda fine a sé stessa. Chi deve scusarsi é chi ha la responsabilità del gesto non un paese intero, mi sa di sceneggiata napoletana.

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    1. Che il vertici del governo italiano si siano messi a 90 gradi con gli ebrei, mi ricorda i funerali di stato di quel nigeriano ucciso da un italiano l'anno scorso, cosa che non si è verificata pochi giorni fa a parti invertite.


      Si tratta in entrambi i casi (Anna Frank con la maglietta e i funerali del nigeriano) di propaganda politica.

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  3. IL DIARIO DI ANNA FRANK: UNA FRODE:

    https://ia802205.us.archive.org/24/items/IlDiarioDiAnnaFrankUnaFrode/felderannit.pdf

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    1. Ancora non mi è ben chiaro come Il Diario di Anna Frank sia diventato una frode, ovvero in che percentuale suo padre Otto abbia contribuito alla stesura del testo definitivo.

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    2. ... il "diario di Anna Frank" è stato scritto (appurato dopo indagini accurate) con la penna biro (una bic), inesistente nel periodo della IIGM ... lo scrisse il padre; mi raccontò mia madre che tutto ciò si venne a sapere negli anni 50, anni dove il padre fu processato per falso.
      Poi l'oblio e la definitiva instaurazione della rerligione olocaustica (denunciata anche da diversi ebrei) e relative condanne a chi nutre anche solo dubbi in proposito.
      un saluto
      Piero e famiglia

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    3. Quindi, da oltre mezzo secolo si sa che è un falso, ma nelle scuole medie ancora lo si spaccia per vero.

      A questo punto, facciamo finta che anche i Protocolli dei Savi di Sion siano veri.

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