mercoledì 15 novembre 2017

Un principe arabo ci tira le orecchie


Testo di Paolo Sensini


È da mesi che l'industria dell'accoglienza targata Coop-PD-Governo-Mafia-Vaticano e tutta la loro numerosa fratellanza è in subbuglio. Il motivo lo sanno tutti: diminuzione massiccia delle dosi di clandestini afroislamici che ogni giorno vengono scaricati a migliaia e migliaia sulle coste della penisola. Una crisi d'astinenza difficile da sostenere a lungo. Ora il finto scoop dell'emittente CNN, che replica un altrettanto servizio tarocco de «l'Espresso» debenedettiano di qualche mese fa, capita a fagiolo. Costoro sanno perfettamente che basta poco per impietosire gli spettatori con sensi di colpa di cui essi non portano alcuna responsabilità, ma che poi verranno interamente buttati sulle loro spalle. In pratica, secondo l’Alto Commissario per i diritti umani dell’ONU, il principe giordano Zeid Ra'ad al-Hussein, successore in quella carica dopo la Boldrini, l'Italia viene accusata di aver stipulato un «patto disumano» con le autorità libiche che ha risolto solo l’ultima parte del problema immigrazione. 


Sono diminuiti gli sbarchi e le vittime in mare. Ma al di là del Mediterraneo continua a succedere quello che succedeva prima. Anzi, dice l'ONU, con il blocco delle partenze forse pure peggio. Il che, accusa il verboso principe al-Hussein, «sono un oltraggio alla coscienza dell’umanità». Tutto ciò, insiste il rappresentante delle Nazioni Unite, per evitare che queste persone raggiungano le coste europee. Che fare allora? Ma è ovvio: traghettarli tutti quanti con navi di linea verso l'Italia e sparpagliarli bene un po' ovunque, come se le centinaia di migliaia già ospitate a spese dei contribuenti fossero poche. Un disegno criminale per aumentare ancora più il caos sociale di cui l'ONU, le istituzioni europee, Soros e i suoi complici al governo italiano portano interamente le responsabilità.

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