lunedì 18 dicembre 2017

I disegni perversi e imperscrutabili della vita





Secondo me le punizioni che la vita infligge a chi ci ha fatto del male sono spesso più pesanti di ogni nostro desiderio di rivalsa o di vendetta. Colpiscono duramente e hanno una memoria infallibile nel ricordarsi quando e come tu abbia sbagliato giocando sulla pelle degli altri. Scavano nella parte più debole di chi ci ha creato dolore e ne annientano la dignità. Così ti accorgi che il distruttore è distrutto e che il tuo rancore si è trasformato in una pietà senza fine, dalla quale potrai soltanto sentirti arricchito, perché l'odio è più astratto dell'amore e non ha mai una vita lunga. Credo di avere capito che la vendetta non sia un piatto. Servirla calda o fredda non ha nessuna importanza. Non si può né offrirla, né mangiarla, né tantomeno averne un nutrimento. La vita crea, sposta i suoi disegni perversi. Noi siamo stati e saremo il suo eterno gioco, meraviglioso o maledetto, senza un disegno preciso e senza una vera ragione. Ne sono convinta. Anche un "cattivo" crolla, prima o poi. L'ho visto con i miei occhi. E questo non mi ha resa minimamente felice. Anzi, tutto sommato ho provato una sottile pietà.  Come sono cretina....

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