lunedì 31 dicembre 2012

Il Grande Netturbino

Quando arrivano ai più alti vertici del Potere si montano la testa. Mao Tse Tung, per esempio, si faceva chiamare “Grande Timoniere”, ma almeno era presente in carne ed ossa e visibile a tutti. In Occidente invece sembra che le cose funzionino diversamente e i più alti vertici del Potere sono occupati da enigmatiche figure di cui a malapena conosciamo nomi e cognomi.
C’è chi, come George Orwell, si è spinto oltre ipotizzando una cupola di persone in grado di tenere sotto controllo l’intera popolazione, ma sulla cui esistenza non si ha certezza assoluta. Alle telecamere in ogni stanza, all’epoca di Orwell già tecnicamente esistenti e collocabili, negli ultimi decenni si sono aggiunti altri mezzi di manipolazione di massa e noi siamo qui in trepidante attesa che vengano messe all’opera, senza più infingimenti.
Orwell lo aveva chiamato “Grande Fratello” e qualche autore televisivo di Mediaset ha anche pensato di farne una trasmissione di successo

domenica 30 dicembre 2012

Prete misogino

 

Testo di Fabrizio Belloni


I media sguazzano dentro la melma di una notizia che di per sé  non meriterebbe neppure di essere ignorata. Un prete in Liguria ha copiato le cretinerie di qualcuno in Internet e le ha affisse alla porta della chiesa.
Fece lo stesso Martin Lutero: altri preti, altre teste, altri attributi. Il Protestante in definitiva sfidava la chiesa di Roma, la curia vaticana, col rischio d’essere messo sulla griglia. E non in senso metaforico. In definitiva a Norimberga (o era Dresda? o in qualche altra città?) Lutero dichiarava che la mediazione fra l’Uomo e dio, che era appannaggio del papa, era troppo costosa, sia in termini etico – morali, sia in termini economici. In verità le adunche mani clericali spogliavano oltre il decoro le pecorelle del gregge dei credenti: “voi soffrite in questa valle di lacrime, ché la ricompensa l’avrete nell’aldilà”. Intanto il papa ed i cardinaloni, con clero annesso, sguazzavano in poco edificanti piaceri terreni.
Poi la faccenda è peggiorata.

sabato 29 dicembre 2012

Politica alchemica

Testo di Caterina Maggioni






Parto dalla premessa che parlare del Partito Italia Nuova è come dire ad un fanatico cristiano che le interpretazioni di Biglino hanno più ragioni di Ratzinger &co. o peggio ancora dire ad un farmacista di esporre solo frutta e verdura che sono più salutari dei vari voltaren, cardioaspirine, tachipirine, etc.
La prima reazione del mastodontico Sistema è annientarti all'istante!

Ma... c'è un ma! Il Sistema non ha messo in preventivo il "sentire collettivo".
A livello Politico (Polis > Partecipazione) l'energia Collettiva si sta rapidamente espandendo verso l'astensione dal voto e completa indecisione. E' evidente ormai anche per i più bigotti.
Come ho già avuto modo di esprimere in un commento l'Individuo vota in base alla "categoria" in cui si "identifica". Questa identificazione si "riflette" sugli IMPIEGATI STATALI (Politici) che coordineranno e manifesteranno la Volontà/Identificazione della collettività che li ha scelti.

venerdì 28 dicembre 2012

Femminismo e animalismo

Testo di Serena Sartini





Era il 1792, quando Mary Wollstonecraft, antesignana del femminismo, pubblicava il suo “Rivendicazione dei diritti delle donne”. Di lì a poco Thomas Taylor, insigne filosofo di Cambridge, le replicò pubblicando “Rivendicazione dei diritti degli animali”. L’autore della satira voleva confutare la tesi della Wollstonecraft dimostrando che avevano un’inquietante, ulteriore applicazione: se gli argomenti a sostegno dell’uguaglianza* delle donne fossero stati validi avrebbero potuto essere applicati anche a cani, gatti e cavalli. E, siccome era assolutamente impensabile che agli animali si dovessero accordare diritti, le rivendicazioni delle donne meritavano le stesse valutazioni.
Un’analisi non superficiale di questi fatti fa emergere un tratto dell’intreccio storico-culturale dei destini di donne e animali e stimola un’ipotesi di lettura della netta preponderanza di militanza femminile nel movimento animalista rispetto alla componente maschile. Se una ragione sta nel fatto che le donne hanno più spiccata la sensibilità e l’istinto protettivo-materno rispetto agli uomini, ve n’è un’altra, meno apparente, ma di maggior rilievo: l’identificazione della donna con l’oppresso, con l’oggetto del dominio, un atteggiamento solidale con l’essere sfruttato, in questo caso i non-umani.

giovedì 27 dicembre 2012

Il sagrestano di Magonza

C‘è un filo rosso che unisce le molte donne uccise nel 2012 da mariti o amanti, con quel neologismo chiamato femminicidio, al manifesto affisso davanti alla sua chiesa da Don Piero Corsi, ma anche all’uccisione dei sei figli e della moglie da parte di Joseph Goebbels nel bunker di Berlino e agli sgozzamenti compiuti da Isacco, figlio di David, sagrestano della sinagoga di Magonza nel 1096.
Tutti questi eventi nascono dalla cultura giudaica, e in particolare dalla Torah, da noi conosciuta come Pentateuco. Abbiamo già visto che il Dio d’Israele era un alieno che si faceva chiamare Yahweh e che era sbarcato insieme agli altri Elohim circa 450.000 anni fa, scegliendo la Palestina come luogo in cui vivere.

A Yahweh, il cui nome sumero era Enki, piaceva l’aroma della carne bruciata e non disdegnava il sacrificio cruento dei suoi servitori e dei loro figli. Per una specie di emulazione, gli ebrei - e noi cristiani che ne siamo gli eredi - considerano onorevole sacrificare animali e bambini come ci ha insegnato migliaia di anni fa il nostro Creatore. E questo anche se le leggi ufficialmente lo vietano.
Ci sarebbe da scrivere molti libri solo sui sacrifici rituali compiuti di nascosto da sette segrete, che riescono a non incappare nelle punizioni delle leggi, ma qui mi voglio occupare degli omicidi di donne e bambini che vengono compiuti da uomini apparentemente normali, o comunque che lo erano fino al momento in cui diventano assassini.

lunedì 24 dicembre 2012

Uno, nessuno, centomila

Come alcuni di voi ricorderanno, tempo fa mi sono rovinato la reputazione con Rosario Marcianò perché, volendo attuare la classica procedura giornalistica dell’ascolto di entrambe le campane, mi sono permesso di dare la parola ad Angelo Nigrelli, suo acerrimo nemico, il cui nick name è Wasp. A nulla è servito, a ruota, offrire spazio al fratello di Rosario, Antonio.
Oltre a ciò, successivamente, mi sono permesso di criticare un articolo di Rosario nel quale parlava di un presunto prelievo in quota fatto a bordo di un aereo, raschiando una piccola quantità di morchia dalla fessura di un finestrino, poiché non veniva citato né l’autore del prelievo, né il laboratorio dove erano state fatte le analisi.
Non posso riportare l’articolo in questione perché Stampa Libera ha appena ricevuto un attacco hacker e il suo database è andato perduto.
Come nel caso dell’ufologo Chiumiento, che per motivi di privacy non vuole rivelare i nomi dei testimoni dell’IR3 di Mortegliano, così anche nel caso del presunto prelievo in quota descritto da Rosario Marcianò, non potendo ottenere riscontri incrociati, la credibilità è pari allo zero.

sabato 22 dicembre 2012

Solstizio d’inverno

 

Faccio parte della sua mailing list e ricevo interessanti articoletti, scritti in uno stile simpatico. Si chiama Fabrizio Belloni e l’ho già intervistato tempo fa. Credo che d’ora in poi lo incontreremo spesso.
Ecco il suo pensiero sulla mancata fine del mondo, condito con un pizzico di paganesimo.




Ieri era il solstizio d’inverno: 21 dicembre, inizio della stagione fredda.
E’ sempre stato un giorno sacro per i saggi antichi, soprattutto Romani.
Festeggiavano i Saturnali, i Romani, anche scambiandosi doni. Guarda un po’ le tradizioni come sopravvivono.
Per i popoli nordici il solstizio d’Inverno era ugualmente sacro. La notte si passava attorno ad un falò o ad un albero sacro. Ah, guarda un po’ da dove arriva l’Albero di Natale, prima che i semiti venissero a rompere le scatole con fasulle fiabe…..

venerdì 21 dicembre 2012

IL VOTO: l’inganno democratico - Cosa fare?



Facendo seguito alla mia recente decisione di aprire il blog Freeanimals ai lettori, pubblico il seguente articolo, inviatomi via mail, da Serena Sartini. Che ringrazio.



Io non voto per il bluff della democrazia.
Il ricatto  morale su cui si fonda  e rafforza il Sistema è il voto. 
 Il Sistema  è costituito dall'intreccio d’interessi e profitti, frutto della connivenza tra "politica", potere economico e informazione di 
 potere; il Sistema ha un unico punto debole strutturale che paradossalmente coincide con il punto forte che lo alimenta e lo rigenera: IL VOTO. 
 

Il voto è una delega in bianco che  consente al  politico di entrare a far 
 parte del Sistema finalizzato alla 
 spartizione dei profitti che la "politica" gli garantisce insieme  ai  LEGITTIMATI 
PRIVILEGI. 
 Non è per caso che le "promesse" vengono formulate, da ogni parte, in 
 campagna elettorale, contenute in programmi  puntualmente 
 disattesi  nel corso della legislatura.  
 

mercoledì 19 dicembre 2012

Il calendario che non cale alle cicale

Come le piramidi della piana di Giza non sono state costruite dagli egizi, così il calendario che termina il 21 dicembre 2012 non è stato elaborato dai Maya. Sia gli antichi abitanti della valle del Nilo, che la popolazione precolombiana del Messico hanno ereditato rispettivamente le piramidi e il famoso calendario da civiltà anteriori, di cui non sappiamo nulla.
Delle piramidi non abbiamo ancora risolto tutti gli enigmi, mentre del calendario possiamo chiederci perché l’abbiano fatto finire il 21 dicembre senza predisporne un altro che continuasse, come sarebbe stato logico.
Ma la vera domanda è un’altra: posto che le questioni inerenti l’archeologia sono di limitato interesse presso la gente normale, che preferisce demandare agli specialisti del settore lo studio di polverosi reperti e aleatorie testimonianze, che poco incidono sulla vita pratica delle persone, ci si dovrebbe chiedere chi e perché ha reso così popolare la credenza nella fine del mondo connessa con il termine del cosiddetto calendario Maya.
L’ultima notizia di un folle che ha ferito 23 bambini in Cina, affermando di aver voluto anticipare la loro fine, evidenzia il fatto che non si tratta di una leggenda metropolitana nata in Occidente, a uso e consumo del medesimo, ma ha travalicato i confini del Primo Mondo pasciuto per invadere anche territori avulsi dalla mitologia e delle relative paranoie dei paesi ricchi. 

lunedì 17 dicembre 2012

Vita da spermatozoo

Se non ricordo male, il Dio Enlil, il più antipatico dei due fratellastri, sapeva che la Terra si sarebbe posizionata in allineamento con altri pianeti in modo pernicioso per la sua stabilità e non ha fatto niente per impedirlo – ammesso che avesse avuto la possibilità di farlo.
Lui non vedeva di buon occhio la “creazione” di suo fratello Enki e della sorellastra Ninharsag e avrebbe voluto distruggere la razza umana fin dall’inizio, ma ha aspettato il nefasto allineamento, circa 13.000 anni fa, per eliminare un buon numero d’esseri umani, in quello che è passato alla storia come il diluvio universale e che ha coinvolto anche Atlantide.
Da quell’epoca si è fatta strada nella mente dei superstiti, che poi hanno ricominciato a riprodursi in modo esponenziale, che gli Dei di tanto in tanto perdono la pazienza e si arrabbiano con le loro creature umane. Così abbiamo uno Zeus collerico che  scaglia fulmini a destra e a manca, e altre divinità la cui ira deve essere placata con sacrifici animali e umani. Per non parlare di quel Dio vendicativo e spietato che va sotto il nome di Yahweh.
In tempi più recenti, il timore di scomparire come razza, a causa dei nostri peccati, ha preso il nome di millenarismo. Ora, fra pochi giorni, avremo una di tali scadenze, molto più propagandata di quella, per esempio, del 1975. C’è da chiedersi perché sia così pubblicizzata. Ma, lasciamo stare.

domenica 16 dicembre 2012

Sorprese sotto l’albero


Disbrigo subito le critiche e le pecche, così poi passo alle lodi e ai pregi del professor Antonio Chiumiento. Le critiche vanno fatte perché nessuno è perfetto e nemmeno i migliori ufologi lo sono, mentre le lodi sono d’obbligo perché, scremata la faciloneria da cui si può essere umanamente afflitti, specie quando si tratta d’argomenti aleatori come l’ufologia, il professore è chiaramente una persona coraggiosa che ha come scopo la ricerca della verità, a dispetto di tutti coloro che invece tendono a nasconderla.
Nella conferenza di sabato 15 dicembre, durante la quale Chiumiento ha presentato il suo ultimo libro sull’alieno di Mortegliano, sono emersi i suoi cronici difetti caratteriali: l’ego ipertrofico, il vittimismo esagerato e la mania di protagonismo. Sono sicuro che le circa duecento persone convenute nella palestra comunale di Mortegliano si aspettavano informazioni su quella realtà parallela e bistrattata che va sotto il nome di ufologia.

giovedì 13 dicembre 2012

Volpi sul campanile

Anni fa mi trovai – viaggiatore solitario – a Caltagirone, in provincia di Catania. Gironzolando per l’antico centro storico barocco, m’imbattei in alcuni ragazzini che si offrirono d’accompagnarmi in cima a uno dei tanti campanili della città, per ammirare dall’alto il paesaggio circostante. L’istinto, valutata la pericolosità legale e logistica della proposta, nonché l’imprevedibilità della sconosciuta compagnia, mi suggerì di declinare l’offerta.
Ai bambini, con o senza autorizzazione pretesca, piace salire sui campanili, in Sicilia come in Friuli, in tempo di pace come in tempo di guerra, concetto astratto, quest’ultimo, per i fanciulli, finché non la esperimentano sulla propria pelle. Dopo il nove luglio 1943 in Italia avevamo gli americani in risalita lungo la penisola, ma i tedeschi non se n’erano ancora andati del tutto e gli italiani si trovarono tra l’incudine e il martello.

lunedì 10 dicembre 2012

A ciascuno il suo!

Abituati come siamo a vedere solo la punta dell’iceberg e non la montagna di ghiaccio che sta sotto la superficie del mare, anche stavolta nessuno vorrà rendersi conto che finché considereremo normale la violenza sugli animali, si verificheranno incontenibilmente casi di violenza fra gli esseri umani.
Anche stavolta la bistecca prevarrà sull’etica e le guide spirituali, insieme alle altre agenzie educative, distoglieranno lo sguardo della sempre più spaventata opinione pubblica verso falsi problemi, così da far guardare la gente nella direzione sbagliata. Questa attività di depistaggio, una delle tante messe costantemente in opera, prenderà le forme gradevoli di Michelle Hunziker e di altre giovani guerriere, mentre si dipingono i colori di guerra alla maniera dei giocatori di foot-ball americano, e si arriverà al punto di coniare un improbabile neologismo: femminicidio.
Perché, già che ci sono, non si decidono di coniare quello che sarebbe più appropriato, animalicidio?

sabato 8 dicembre 2012

Il laser più veloce a ovest del Pecos

Fabrizio Belloni è un poeta dalla vita avventurosa. Un poeta impegnato politicamente. Nella sua ultima lettera inviata alla mailing list di cui faccio parte, esprime una sensazione che in molti stanno provando: l’aria di rivolta incipiente. 
Questo ne è uno stralcio significativo: “O troviamo persone decenti, buone, entusiaste, grintose, che si mettono in gioco, ed allora ancora una volta combatteremo per salvare i nostri figli. Oppure…..
Oppure armatevi! O ci mettiamo attorno a quei pochi che hanno cuore, cervello e grinta, o ci spareremo per le strade!”

Se prendiamo un giornale mainstream come il Gazzettino e un social network come Facebook e li consideriamo cartine al tornasole per conoscere che aria tira, ne esce un quadro preciso di istigazione alla rivolta.
Fin dall’inizio, da quando ho cominciato a leggere sul Gazzettino, sempre più spesso, commenti di condanna della classe politica italiana, ladra e corrotta, ho avuto il sospetto che si tratti di un’operazione guidata, cioè che gli Illuminati abbiano dato semaforo verde alla resa dei conti, e questo pensiero mi aveva messo in guardia.

giovedì 6 dicembre 2012

Vampiri

“Buon sangue, non mente!”, rispose Dracula quando gli offrirono delle mentine.

Con il sangue abbiamo un rapporto controverso: lo beviamo se viene dal bestiame e gridiamo allo scandalo se è di provenienza umana. Da bambino mia madre mi preparava i tortelli al sangue di gallina; nel film “Baaria” c’è una scena dove il sangue di una mucca appena assassinata viene bevuto dai macellatori e offerto a una donna in gravidanza; i sanguinacci di maiale credo siano ancora in vendita nelle macellerie (non posso saperlo perché non le frequento).
Le donne di certe tribù cannibali dell’Africa usavano inumidire i propri capezzoli con il sangue dei nemici uccisi, prima di allattare i pargoli, così da abituarli fin da piccoli al sapore del sangue umano. Lo afferma un antropologo tedesco dell’Ottocento di nome Eberard Volhardt.
Tutti noi abbiamo visto i Masai del Kenya e della Tanzania colpire con arco e frecce la giugulare di mucche immobilizzate, farne zampillare il sangue dentro una ciotola di latte e berne il miscuglio che ne deriva. A me provocherebbe conati di vomito, ma loro lo fanno da millenni e ci sono abituati.

lunedì 3 dicembre 2012

Il gioco del giogo

 Diceva Charles Bukowski che la differenza tra dittatura e democrazia è che in dittatura non c’è bisogno di perdere tempo ad andare a votare. Lui era un poeta, sboccato e ubriacone, ma pur sempre poeta e i poeti hanno una marcia in più per interpretare la realtà in un modo che si avvicini il più possibile al vero.
Tutti noi comuni mortali siamo soggetti a farci influenzare dal nostro vissuto e da suggestioni di varia origine e natura, cominciando da quelle che i mass-media mainstream, ovvero della “corrente principale”, riescono ad inculcarci. Non ci sono solo giornali e tivù a condizionare il nostro pensiero, ma anche altre agenzie educative, così che il risultato è una massa di popolo dagli schemi mentali omogenei, con qualche sbavatura di facile gestibilità che prende il nome di dissenso.
Stamattina sono stato bannato dalla pagina Facebook “Poliziotti per sempre”, che mi ero ritrovato nella mia home page, perché avevo esordito dicendo che, per par condicio, bisognava dire anche “Sovversivi per sempre”.
Se il titolare della pagina, da bravo sbirro, ha ritenuto che il mio commento dovesse essere censurato, è perché il dissenso viene gestito sempre con la repressione, perché è per sua natura imbarazzante e contagioso.

domenica 2 dicembre 2012

La viscida ambiguità del papa pesce

Se vogliamo parlare di ambiguità ecclesiastica, dobbiamo partire dalle origini, per arrivare poi all’ipocrisia che tutti noi abbiamo sotto gli occhi, per lo meno quelli che gli occhi li hanno aperti.
Secondo l’astrologo Beroso, in epoca antidiluviana vi fu un Dio uscito dalle acque del mare che diede inizio alla civiltà babilonese, insegnando l’agricoltura, la metallurgia, l’allevamento del bestiame e tutto ciò che normalmente contraddistingue la cosiddetta civiltà umana.
Quel Dio si chiamava Oannes.
Volendo fare un confronto con altre culture, presso i Dogon del Mali c’è una teogonia simile in cui il Dio uscito dal mare si chiama Nommo. Per i giapponesi c’erano personaggi simili chiamati Kappas che si dice avessero una proboscide gettata all’indietro sulla schiena, chiaro riferimento a un respiratore da sommozzatori.
Anche Quetzalcoatl in Centro America veniva dal mare, ma non sembra sia venuto da sotto la superficie, bensì a bordo di qualche natante. E anche nel suo caso si trattò di un insegnante che fece del bene alle popolazioni contattate.

A parte i Kappas giapponesi, tutti questi esseri anfibi usciti dalle acque sono ricordati come i primi civilizzatori e dunque hanno una valenza positiva. Stante la necessità, in epoca costantiniana, di convincere il popolo ad adottare la “nuova” religione venuta di Palestina, si pensò di richiamare usi e costumi accettati dalla tradizione religiosa facendo solo qualche piccola opera di maquillage. Cambiò la forma ma non la sostanza.